venerdì 5 settembre 2014

Visto J1 - Documenti secondari e colloquio consolare

Nel post precedente ho cercato di relazionare ogni documento obbligatorio dal portare al consolato ad un passo ben specifico del processo di ottenimento del visto J1. Ne è uscito un post particolarmente verboso che forse non è esattamente la maniera corretta di fare informazione su internet. Internet richiede spesso post sintetici ed informazioni chiare, non storielle. Quindi appena avrò le idee un po' più chiare probabilmente sistemerò le varie discussioni in maniera più schematica.

Ad ogni modo, in precedenza mi ero fermato all'intervista consolare e avevo accennato all'esistenza di documenti secondari, non obbligatori ma potenzialmente utili. L'intervista consolare, infatti, viene condotta al fine di testare alcuni aspetti legati alla vostra richiesta di visto, che probabilmente variano a seconda del tipo di visto. Dalle esperienze di altre persone che ho raccolto sia personalmente che in rete, ritengo che mediamente, l'intervista consolare per visto J1 (tirocinante pagato) in italia sia più che altro una formalità. Le domande che sicuramente vi verranno poste riguarderanno principalmente il vostro tirocinio e saranno: "Di cosa si occupa l'azienda che ti ospita?" e "Di cosa ti occuperai tu?". Nonostante affrontare queste domande sia semplicissimo (avrete una minima idea di quello che andate a fare no? E' riportata nel modulo DS-7002), non è del tutto banale e probabilmente richiede un pochettino di preparazione. Infatti lo scopo del console, durante il colloquio, è quello di rielaborare in real time le vostre risposte e contemporaneamente compilare sul computer uno specifico form riguardante la vostra richiesta di visto. L'importante, dunque, è fornire una risposta breve, sicura e concisa, ricca di parole chiave come "design" "software" "electronic engineering" "develop" e chi ne ha più ne metta, insomma, avete capito. Tutte le parole che vi servono sono già incluse nel vostro piano di tirocinio DS-7002, basta soltanto rigirarle in maniera furba. PS: Evitate come la morte di iniziare con "The internship will be divided into four phases.." perchè credo che ai consoli questa frase esca dalle orecchie. Se avete ricevuto il DS-7002 sapete a cosa mi riferisco!

Se il tirocinio non è pagato le cose potrebbero farsi più complicate, soprattutto perchè il console vorrà sapere come farete a mantenervi una volta entrati negli stati uniti. Se non siete in grado di dimostrare di potervi mantenere durante il periodo di tirocinio (Estratto conto degli ultimi tre mesi dei vostri genitori, dichiarazione firmata da parte dei vostri genitori che si impegneranno a sostenervi economicamente durante il periodo, boh, sparo a caso io) credo che la richiesta di visto possa venire facilmente rifiutata.

Credo che non sia infrequente invece, il caso in cui il console vi chieda di dimostrare la vostra intenzione di ritornare in italia alla fine del periodo di tirocinio. Tali precauzioni vengono spesso prese in quanto il rischio di favorire l'immigrazione illegale di gente che entra in america con un visto e poi sparisce, sia concreto. Io personalmente mi sono fatto tante, ma tante seghe mentali su questo punto, per scoprire che poi probabilmente non serviva nemmeno preoccuparsene. Infatti io, che avrei iniziato un tirocinio post laurea in america, agli occhi del console potrei non aver avuto nessun motivo per ritornare in italia a fine tirocinio. Beh, inutile dire che il console avrebbe avuto piena ragione. Al fine di dimostrare il mio pseudo-attaccamento all'italia avevo portato: stato di famiglia (16€ in comune, bon non fa mai male), certificato di nascita e... foto del coro in cui canto... Già, ero disperato. Mi ero addirittura preparato un bel discorsetto su quanto avrei desiderato ritornare in italia, dove c'è la tutta la mia famiglia, gli amici di infanzia e di università, e dove ci sono anche i due cori in cui canto.. va beh, argomento nemmeno sfiorato nell'interview, meglio cosi.

Non fatevi alcun problema per quanto concerne il volo o l'accommodation. Sebbene credo sia opportuno rischiare un po' e prenotare in anticipo, non c'è nessun motivo per cui voi lo facciate prima dell'ottenimento del visto. Il consolato stesso lo sconsiglia, dato che è sempre possibile che l'interview dia esito negativo. Da questo punto di vista siete in una botte di ferro. Percui se vi chiedono "Where are you going to stay?", non vi chiedono dove dormirete la prima notte, ma semplicemente dove caspita si trova l'azienda.

Nel prossimo post tenterò di descrivere la mia esperienza al consolato di Firenze. Premetto che però si tratta di un'esperienza decisamente fuori dal comune. Ero l'unica persona ad avere appuntamento consolare quel giorno. Ero da solo in tutto il consolato.

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