L'università in questione non è una vera e propria università come siamo abituati noi in Italia. Non è nemmeno il tipico campus americano. Si tratta di un'istituzione privata accreditata a fornire Master nei campi STEM (Science Technology Engineering Mathematics) e ad offrire una piattaforma di supporto per iniziare tirocini in azienda dal primo trimestre. Trattandosi di un'università essa è in grado di produrre i documenti necessari per l'ottenimento del visto studentesco F1: L'iscrizione al SEVIS e il modulo I-20 che vi serviranno al consolato e alla dogana.
Ad ogni modo, proprio in quell'anno, il governo americano aveva stilato una lista nera di istituzioni scolastiche che erano sospettate di non avere i requisiti necessari per poter favorire il rilascio dei documenti per visto a studenti stranieri. In molti casi lo studente non era nemmeno tenuto a seguire i corsi di persona o a mantenere una certa media di voto e molti trovavano tirocinio dall'altra parte dell'america e prendevano un volo una volta al mese per seguire i corsi che si tenevano nel weekend. Queste università erano molto popolari tra studenti indiani e cinesi che, pagando la retta universitaria, si sarebbero potuti trasferire negli stati uniti e cercare un tirocinio senza effettivamente dover attendere un vero e proprio corso di studi. La relazione tra studenti stranieri e università era mutua. Non offrendo corsi competitivi o non essendo cosi rinomate come altre università, la scuola non attirava studenti statunitensi e una eventuale revocazione del permesso di emanare documenti di visto avrebbe tagliato il 90% degli introiti dell'università, determinandone di fatto il fallimento.
La scuola a cui mi stavo per iscrivere non era finita nella lista nera, ma ci è andata molto vicina. La vecchia gestione amministrativa che adottava queste pratiche è cambiata in tempo per evitare il retaggio ma nonostante tutti gli sforzi che l'università sta facendo per correggere gli errori della vecchia amministrazione gli enti di controllo gli stanno dando dei grossi grattacapi. Il contraccolpo sul numero di iscrizioni dell'ultimo anno si è fatto sentire anche a causa di sensazionalismi mediatici del tutto infondati che la hanno colpita direttamente.
Nonostante l'aura di scetticismo che circondava questa mia decisione, provai a fare il primo passo ed andai a parlare con la scuola. Gli unici requisiti per l'iscrizione furono un documento che attestasse l'ottenimento della laurea triennale in Italia tradotto ufficialmente in inglese e il certificato di conoscenza di lingua inglese (TOEFL IBT). Era l'Agosto del 2015 e sarei partito a Settembre, avevo pochissimo tempo per preparare i documenti. Non ricordo di preciso come ottenessi la traduzione degli esami italiani in inglese ma avevo con me un attestato di laurea con esami fornito dalla mia università italiana che inviai ad un'azienda suggerita dalla scuola per la traduzione. Mi iscrissi all'esame TOEFL della settimana seguente, avevo qualcosa come quattro giorno per preparami.
Complessivamente fu un esame difficile e feci bene a passare il weekend in biblioteca a studiare. Conoscere le modalità e peculiarità dell'esame IBT è ancora più importante che conoscere l'inglese. Devi sapere cosa aspettarti e fare simulazioni online è la cosa migliore. Inoltre la parte di scrittura non è del tutto banale. Più che sapere come scrivere devi sapere cosa scrivere e gli argomenti sono spesso cosi contraddittori che prendere una posizione e difenderla non è facile. Inoltre le condizioni stesse dell'esame non solo le più favorevoli. Quel giorno mi dovetti alzare alle 5 di mattina, fare 3 ore di macchina e 5 ore di esame filate, gomito a gomito con persone che non hanno problemi a parlare a voce sguaiata durante la prova parlata. Alla fine dell'esame ero cotto ma portai a casa un rispettabile 105/120 che arrivò qualche giorno dopo tramite email.
Ero ufficialmente iscritto all'università. Il passo successivo era completare il resto dei documenti, aspettare l'I-20 e pagare la prima retta, ma tutto questo sarebbe avvenuto a distanza di mesi. Finalmente potevo rilassarmi e concentrarmi sul Burning Man e sul mio viaggio cross country dalla California fino a Boston.
La scuola a cui mi stavo per iscrivere non era finita nella lista nera, ma ci è andata molto vicina. La vecchia gestione amministrativa che adottava queste pratiche è cambiata in tempo per evitare il retaggio ma nonostante tutti gli sforzi che l'università sta facendo per correggere gli errori della vecchia amministrazione gli enti di controllo gli stanno dando dei grossi grattacapi. Il contraccolpo sul numero di iscrizioni dell'ultimo anno si è fatto sentire anche a causa di sensazionalismi mediatici del tutto infondati che la hanno colpita direttamente.
Nonostante l'aura di scetticismo che circondava questa mia decisione, provai a fare il primo passo ed andai a parlare con la scuola. Gli unici requisiti per l'iscrizione furono un documento che attestasse l'ottenimento della laurea triennale in Italia tradotto ufficialmente in inglese e il certificato di conoscenza di lingua inglese (TOEFL IBT). Era l'Agosto del 2015 e sarei partito a Settembre, avevo pochissimo tempo per preparare i documenti. Non ricordo di preciso come ottenessi la traduzione degli esami italiani in inglese ma avevo con me un attestato di laurea con esami fornito dalla mia università italiana che inviai ad un'azienda suggerita dalla scuola per la traduzione. Mi iscrissi all'esame TOEFL della settimana seguente, avevo qualcosa come quattro giorno per preparami.
Complessivamente fu un esame difficile e feci bene a passare il weekend in biblioteca a studiare. Conoscere le modalità e peculiarità dell'esame IBT è ancora più importante che conoscere l'inglese. Devi sapere cosa aspettarti e fare simulazioni online è la cosa migliore. Inoltre la parte di scrittura non è del tutto banale. Più che sapere come scrivere devi sapere cosa scrivere e gli argomenti sono spesso cosi contraddittori che prendere una posizione e difenderla non è facile. Inoltre le condizioni stesse dell'esame non solo le più favorevoli. Quel giorno mi dovetti alzare alle 5 di mattina, fare 3 ore di macchina e 5 ore di esame filate, gomito a gomito con persone che non hanno problemi a parlare a voce sguaiata durante la prova parlata. Alla fine dell'esame ero cotto ma portai a casa un rispettabile 105/120 che arrivò qualche giorno dopo tramite email.
Ero ufficialmente iscritto all'università. Il passo successivo era completare il resto dei documenti, aspettare l'I-20 e pagare la prima retta, ma tutto questo sarebbe avvenuto a distanza di mesi. Finalmente potevo rilassarmi e concentrarmi sul Burning Man e sul mio viaggio cross country dalla California fino a Boston.
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